Aelle Il Punto - Cooperativa Sociale Onlus
 Immigrazione
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La Cooperativa Aelle il Punto è impegnata in progetti che afferiscono al Sistema di Protezione per Richiedenti Asilo e Rifugiati (SPRAR) gestito su tutto il territorio nazionale dall’ANCI. Il Progetto Kairos, destinato a sei persone titolari di protezione internazionale con disagio mentale, è stato attivato nel 2011 cin Bando nazionale del Ministero degli Interni e si configura come servizio residenziale protetto nelle 24 ore per 365 giorni all’anno, e il Progetto Ishtar che accoglie sei donne titolari di protezione con disagio mentale. Nel 2018 La Cooperativa Aelle il Punto ha attivato il Centro di Prevenzione Psicosociale “Nodo Sankara” che svolge la sua attività ambulatoriale, con la stessa tipologia di utenza, intervenendo sulle prime manifestazioni del disagio psichico e offrendo un servizio gratuito di consulenza legale. Nel 2020 nasce ANAM che ha sede nei locali dell’ATC a Cagliari, fornisce percorsi di psicoterapia individuale, familiare e di coppia, consulenza psichiatrica, counseling psicosociale, assistenza legale, attività di gruppo, trattamenti osteopatici e orientamento ai servizi.


Kairos

Il Progetto Kairos è un progetto del Comune di Roma affidato alla coop Aelle Il Punto ed è parte del Sistema di Protezione per Richiedenti Asilo e Rifugiati (SPRAR) gestito su tutto il territorio nazionale dall’ANCI.

Il progetto è destinato a sei persone titolari di protezione internazionale con disagio mentale ed è uno dei dieci progetti analoghi attivati nel corso del 2011 con bando nazionale del Ministero degli Interni.

Si configura come servizio residenziale protetto nelle 24 ore per 365 giorni l’anno. La presa in carico degli ospiti avviene esclusivamente su segnalazione del Servizio Centrale dell’ANCI e dopo la valutazione dei responsabili dell’èquipe.

Il Progetto ha una forte valenza terapeutico-riabilitativa mirata a favorire il miglioramento del quadro psico-patologico di ciascun ospite attraverso il processo del “prendersi cura” a partire dalla quotidianità e si articola su più livelli d’intervento che comprendono il sostegno al recupero del senso di Sé e di una identità coesa e stabile, la valorizzazione delle competenze individuali, l’acquisizione ed il riconoscimento dei ruoli e delle funzioni sociali tramite l’inserimento graduale in percorsi protetti e strettamente personalizzati di socializzazione, di formazione e di lavoro. Per il buon esito dei percorsi evolutivi è previsto il collegamento e la collaborazione costante e coordinata del Progetto Kairos con tutti i servizi della rete cittadina che, a vario titolo, si occupano del sostegno e della cura di titolari di protezione internazionale ad alta vulnerabilità psico-sociale.

La gestione del progetto è affidata ad un’èquipe multidisciplinare, pluriculturale e plurilingue condotta dal Responsabile del Progetto e dal Coordinatore di unità. Gli operatori sono organizzati in turni giornalieri e notturni e ciascuno deve occuparsi di tutti i livelli d’intervento previsti dal progetto e richiesti dal Responsabile: dalla cura della residenza, affiancando e sostenendo gli ospiti nelle attività domestiche, al monitoraggio costante dell’andamento dei progetti personalizzati, dalla costruzione graduale di relazioni significative con i singoli ospiti all’accompagnamento quando necessario presso i servizi di rete, dall’organizzazione di uscite collettive al sostegno attivo degli ospiti nei momenti di maggior sofferenza e difficoltà. La relazione operatore-ospite è una delle chiavi del lavoro terapeutico e presuppone un buon grado di preparazione e la disponibilità a mettere in gioco le proprie esperienze e competenze nel lavoro quotidiano e nel confronto con tutta l’èquipe.

Strumento fondamentale di lavoro è la riunione d’èquipe settimanale cui tutti gli operatori sono tenuti a partecipare. Nella riunione settimanale vengono discussi i casi, viene monitorato l’andamento generale della casa ed espresse valutazioni collettive sugli aspetti terapeutici e riabilitativi relativi al gruppo degli ospiti. In quella sede si condividono le riflessioni e si definiscono le strategie di intervento nella residenza. Tutti gli operatori sono poi vincolati a rispettare durante i loro turni di lavoro ciò che è stato stabilito. Eventuali difficoltà nell’espletare le proprie funzioni vanno comunicate al Responsabile che avrà cura di valutare con l’operatore stesso il grado di compatibilità con la complessità del progetto.

 


 

Ishtar

Il Progetto Ishtar è parte del Sistema Nazionale di Assistenza e Integrazione - SAI - per richiedenti e titolari di protezione internazionale finanziato dal Ministero dell’Interno, affidato all’Anci e gestito in convenzione dagli Enti Locali col Privato Sociale. Nasce nel 2022 come ampliamento del Progetto Kairos rivolto in questo caso a sole donne. 

Con Ishtar raddoppiano, quindi, i posti a disposizione sul territorio di Roma Capitale per rifugiati e rifugiate con disagio mentale diventando complessivamente 12, 6 maschili presso la struttura di Kairos e 6 femminili ad Ishtar entrambe gestite dalla Cooperativa Aelle il Punto. 

Il progetto è di natura residenziale e comunitario, ospitato in un grande appartamento gestito da una èquipe multidisciplinare, pluriculturale e plurilingue a prevalenza femminile che si ispira alla metodologia delle discipline etnopsichiatriche ed etnocliniche.

Ishtar segue l’approccio terapeutico e riabilitativo di Kairos maturato nel corso degli ultimi 13 anni di lavoro con la sofferenza psichica dei migranti, tenendo conto delle particolari differenze di genere. Il servizio si configura in prima istanza come luogo sicuro e protetto al riparo da intrusioni minacciose; come luogo reale e simbolico ove sperimentare relazioni significative e pattern di attaccamento diversi rispetto alle esperienze traumatiche di violenza, tortura e persecuzione vissute dalla gran parte delle ospiti. Il contesto allargato del quartiere e della città è il luogo ove collocare desideri e aspettative di riorganizzazione esistenziale. Tutto all’interno delle coordinate istituzionali e dalle attese del sistema sociale ma che, attraverso gli esiti positivi dei percorsi di cura, possono aprire spazi di soggettivazione e creatività individuale cui la grande energia e determinazione delle donne ospiti porta, tenuto conto delle ferite profonde, a risultati sorprendenti.

 


   

 

Nodo Sankara - Centro di prevenzione psicosociale

Il Nodo Sankara offre gratuitamente interventi specifici per persone migranti, richiedenti e titolari di protezione internazionale. Per l'anno 2023 il progetto è stato finanziato dalla fondazione Haiku Lugano.

Interviene alle prime manifestazioni del disagio psichico con un’équipe interdisciplinare e multilingue che include le dinamiche sociali, culturali e politiche nell’analisi della sofferenza e nella sua elaborazione.

Istituisce un dispositivo terapeutico-riabilitativo individuale e di gruppo che assume la complessità dell’esperienza personale al fine di prevenire la cronicizzazione del malessere e l’avvio di cattiere psichiatriche.

Lo scopo del progetto:

Lo Scopo generale del progetto è quello di fornire un luogo, accessibile e gratuito, in grado di supportare sul piano terapeutico e riabilitativo i migranti nelle fasi iniziali della sofferenza mentale, sostenerli ed accompagnarli nel difficile processo di inclusione sociale, offrire un servizio gratuito di consulenza legale, interagire con le strutture invianti fornendo loro sostegno e chiavi di lettura adeguate alle diverse manifestazioni del disagio psichico.

 

Attività Principali:

    • Picoterapia individuale e di gruppo
    • Counseling psicosociale
    • Consulenza psichiatrica
    • Percorsi di riabilitazione psicosociale
    • Mediazione linguistico e culturale
    • Orientamento socio-legale
    • Trattamenti osteopatici
    • Consulenza medico clinica

Scarica il volantino informativo

 

 


 

Anam

"Il Progetto ANAM “Centro Clinico di Prevenzione Psicosociale per Migranti” a Cagliari

Grazie alla collaborazione con l’ATC, scuola di specializzazione in psicoterapia cognitiva con sedi a Roma e Cagliari, abbiamo riscontrato la totale assenza in quel territorio di servizi di supporto psicologico dedicati ai migranti. L’ANAM, che ha sede nei locali dell’ATC in zona centrale di Cagliari e ben collegata col resto della città, fornisce percorsi di psicoterapia individuale, familiare e di coppia, consulenza psichiatrica, counseling psicosociale, assistenza legale, attività di gruppo, trattamenti osteopatici e orientamento ai servizi.

Si avvale della collaborazione degli studi legali dell’ASGI (Associazione Studi Giuridici sull’Immigrazione), dello sportello sociale dell’ASCE (Associazione Sarda Contro l’Emarginazione) e della rete di soggetti attivi del territorio. L’équipe del progetto è composta da psicoterapeuti, counselors, operatore legale, osteopata, psichiatra e supervisore clinico.

L’accesso è libero e gratuito e non prevede filtri relativi alla posizione documentale. Intende intervenire sulle prime manifestazioni di malessere psichico, sulle espressioni di disagio mentale pregresse, sui disturbi post traumatici, sugli esiti iatrogeni del sistema d’accoglienza e sulle difficoltà di inserimento sociale che necessitano di sostegno psicologico, di attenzione ai sintomi somatici e di orientamento socio legale. Promuove inoltre occasioni di dibattito pubblico per la diffusione delle discipline ad orientamento etnopsichiatrico e della critica post-coloniale ai sistemi di cura e di accoglienza.

Il servizio è attivo nella sede di via Crispi, 19 a Cagliari nei seguenti giorni: lunedi dalle 15:30 alle 19:30 martedì dalle 09:00 alle 13:00 giovedì dalle 09:00 alle 13:00 venerdì dalle 15:30 alle 19:30.

Per accedere al servizio è necessario contattare la segreteria tramite e-mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. o sulla pagina Facebook Anam-centro clinico di prevenzione psicosociale.

 Scarica il volantino informativo